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1 La Carabina da Genieri vista dal lato destro. Purtroppo le condizioni dell’esemplare non possono dichiararsi mint ma data la rarità del pezzo (1000 esemplari prodotti) è da considerarsi un peccato veniale.
2 L’otturatore, la culatta e il serbatoio tipo Mannlicher visti dal lato destro.
3 La culatta e l’otturatore ripresi in posizione sopraelevata. La sicura a bandiera e l’aspetto dell’otturatore derivano direttamente dal Commission Geweher Tedesco del 1888.
4 Particolare della leva della sicura.
5 Otturatore in posizione arretrata e quasi completamente in apertura.
6 Vista della testa dell’otturatore e del resto della culatta con l’intro per la camera di cartuccia e la leva di alzo del munizionamento.
7-8 I marchi, la matricola e l’anno di fabbricazione della Carabina in questione sono riportati al di sopra della giunzione canna camera di cartuccia. L’alzo è alquanto diverso dal solito e parte dalla distanza di 300 metri.
9 La meccanica vista dal lato sinistro. Ben visibile è il pulsante di rilascio dell’otturatore oltre a uno dei due fori di sfiato dei gas in caso di rottura o danneggiamento del bossolo.
10 La parte terminale della canna con il classico bocchino superiore con attacco per la baionetta tipo Coloniale per la Cavalleria.
11 La culatta è stata fabbricata in Olanda a Hembrug nel 1919.
12-13 Volata con il bocchino e il mirino posto su zoccolo saldato sula canna. Sopra il bocchino è riportata la scritta Kar. Stante ad indicare la provenienza da una carabina cavalleria.
14 La carabina vista dal lato sinistro.
15 Il particolare più interessante è la lastrina in ottone reggimentale posta sulla pala del calcio.
Dopo aver chiesto al Museo delle Reali Forze Armate Olandesi di Delft abbiamo ricevuto informazioni al riguardo:
“The brass tag with code <Vb G III, 366> attached at the KNIL M95 carabine belonged to the Verbindingscompagnie 3e Bataljon Genietroepen (in Dutch) in English this means the signalcompagny of the 3rd batallion engineers. The number 366 is the weaponnumber..."
La targetta in ottone con il codice riportato indica che la carabina M.95 era in dotazione presso il 3 battaglione segnalazione genieri. Il numero 366 è il numer dell’arma all’interno del deposito.
“The third batallion engineers were situated at Tjimahi (nowadays Cimahi) near bandoeng (nowadays bandung). Tjimahi was before the Japanese attack a very large garrisonplace with lots of different military facilities”…
Il terzo battaglione genieri era sito in Cimahi presso Bandung. Cimahi prima dell’invasione Giapponese era una delle più grosse guarnigioni esistenti con molte strutture militari.
Fabbrica |
Hembrug (Olanda). |
Modello |
Koninklijk Nederlandsch-Indisch Leger Genie Karabijn M.95 . |
Tipo |
Fucile ad otturatore girevole scorrevole tipo Mannlicher M95. |
Calibro |
6,5x53R. |
Canna |
Lunghezza 450 mm; rigatura a 4 principi ad andamento destrorso. |
Sistema di percussione |
Diretto. |
Alimentazione |
Serbatoio integrato tipo mannlicher con lastrine da 5 colpi. |
Peso dello scatto |
3.200 g. |
Estrattore |
Posto sulla testa dell’otturatore. |
Espulsione |
Automatica all'estrazione con fondello della munizione che entra in contatto con l’estrattore integrato alla testa dell’otturatore. |
Congegni di puntamento |
Alzo tarato da 300 a 1200 metri. |
Congegni di sicurezza |
A bandiera a due posizioni tipo Mauser. |
Lunghezza totale |
9.50 mm. |
Peso |
3.200 g. (circa) |
Materiali |
Acciaio per la meccanica; noce per i legni. |
Numero di Catalogo Nazionale |
4341 |
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Volata con il bocchino e il mirino posto su zoccolo saldato sula canna. Sopra il bocchino è riportata la scritta Kar. Stante ad indicare la provenienza da una carabina cavalleria.
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La carabina vista dal lato sinistro.
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Il particolare più interessante è la lastrina in ottone reggimentale posta sulla pala del calcio.
La targetta in ottone con il codice riportato indica che la carabina M.95 era in dotazione presso il 3 battaglione segnalazione genieri. Il numero 366 è il numer dell’arma all’interno del deposito.
Il terzo battaglione genieri era sito in Cimahi presso Bandung. Cimahi prima dell’invasione Giapponese era una delle più grosse guarnigioni esistenti con molte strutture militari.
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La Carabina da Genieri vista dal lato destro. Purtroppo le condizioni dell’esemplare non possono dichiararsi mint ma data la rarità del pezzo (1000 esemplari prodotti) è da considerarsi un peccato veniale.
L’otturatore, la culatta e il serbatoio tipo Mannlicher visti dal lato destro.
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La culatta è stata fabbricata in Olanda a Hembrug nel 1919.
La parte terminale della canna con il classico bocchino superiore con attacco per la baionetta tipo Coloniale per la Cavalleria.
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I marchi, la matricola e l’anno di fabbricazione della Carabina in questione sono riportati al di sopra della giunzione canna camera di cartuccia. L’alzo è alquanto diverso dal solito e parte dalla distanza di 300 metri.
La meccanica vista dal lato sinistro. Ben visibile è il pulsante di rilascio dell’otturatore oltre a uno dei due fori di sfiato dei gas in caso di rottura o danneggiamento del bossolo.
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Particolare della leva della sicura.
La culatta e l’otturatore ripresi in posizione sopraelevata. La sicura a bandiera e l’aspetto dell’otturatore derivano direttamente dal Commission Geweher Tedesco del 1888.
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Otturatore in posizione arretrata e quasi completamente in apertura.
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Vista della testa dell’otturatore e del resto della culatta con l’intro per la camera di cartuccia e la leva di alzo del munizionamento.