Fabbrica |
Arsenali di Stato e varie ditte private ( SIG Neuhausen, Eidgenossische Montier-Werstette Berna, Cordier & Cle Bellefontain, W. Von Steiger Thun, Ost-Schweizerische Buchsenmacher St. Gallo, Rychner & Keller Aarau, Valentin Sauerbrey Basilea, Zeughaus Zurigo, Waffenfabrik Berna). |
Modello |
Repetiergewehr Modell 1869 e Modell 1869/71. |
Tipo |
Fucile Ad otturatore girevole scorrevole tipo Vetterli. |
Calibro |
10,4x38R GP1867. |
Canna |
844 mm; 4 principi ad andamento destrorso. |
Sistema di percussione |
Periferica. |
Alimentazione |
Serbatoio tipo tubolare da 11 colpi più uno nell’elevatore. |
Peso dello scatto |
5.000 g. |
Estrattore |
A mezzo di un unghia ospitata sulla testa dell’otturatore. |
Congegni di puntamento |
Alzo a foglietta abbattibile su base ad alette.. |
Congegni di sicurezza |
Assente. |
Lunghezza totale |
1.300 mm. |
Peso |
Circa 4.650 g. |
Materiali |
Acciaio per la meccanica; noce e faggio per i legni. |
Numero di Catalogo Nazionale |
Arma antica |
1 Foto per intero dal lato destro.
2 Particolare dello sportello che chiude la finestra di caricamento molto simile a quella usata nei
medesimi anni nelle armi tipo Hanry/Winchester a leva nate negli Stati Uniti.
3 Particolare dello sportello spostato per permettere il caricamento del serbatoio tubolare.
4 Particolare della fascette inferiore con marchio di accettazione militare elvetico composto da una
lettera V e croce svizzera. Di fianco a questa visibile parte del numero di serie dell’arma e marchio di
accettazione dei legni con lettera W all’interno di uno scudo sormontato da croce svizzera.
5 Fascetta mediana con anello per la cinghia anch’essa marcata e trattenuta da una molla a lamina.
6 Bocchino superiore, anch’esso trattenuto da molla a lamina, con riportate le ultime due cifre della
matricola e foro per il passaggio della bacchetta di pulizia. Sulla sommità della canna è posto il mirino
a lamina fissato su zoccolo senza possibilità di regolazione in deriva. La baionetta per questo modello
di arma e fino al Mod.1878 era del tipo a punta cruciforme a calza: lo zoccolo del mirino fungeva allo
scopo di fermo per la baionetta.
7 Il castello del fucile M1869 visto dall’alto in chiusura senza sportello copri fango in posizione.
8 Lo sportello copri fango era una nato con lo scopo di impedire che sporco o altri materiali estranei
potessero interferire con il caricamento delle cartucce dal serbatoio alla camera di cartuccia e quindi
causare problemi al fante. Nel seguente aggiornamento al modello 1869/71 esso verrà eliminato.
9 Alzo a foglietta abbattibile con base graduata da 200 a 1000 metri.
10 Prima del 1878 l’esercito Elvetico era organizzato Territorialmente a livello Cantonale e in questo
caso il fucile Modello 1869 qui studiato era in dotazione presso le milizie del Cantone di Soletta (
Solothurn).
11 In più l’arma presentava doppia matricolazione: la prima a 4 cifre quella ufficiale la seconda
inerente al numero di inventario presso l’arsenale di reparto ove era stato distribuito.
12 La leva del Cut-off, anch’essa scomparsa nei seguenti modelli, non interveniva sul sistema di
elevazione dei colpi dal serbatoio alla camera di cartuccia ma tappava direttamente il serbatoio
tubolare. Il fucile in questione è stato fabbricato nell’officina di Valentin Sauerbrey (Basilea) e rientra
nel numero delle 7000 armi da esso assemblate.
13 Vista finale dal lato sinistro. La qualità della lavorazione e della ricerca nei particolari è tipicamente
svizzera.