Descrizione foto, clicca sui numeri per la visualizzazione:
Fabbrica |
Arsenale di La Coruna. |
Modello |
Mosqueton Modelo 1943. |
Tipo |
Carabina ad otturatore girevole scorrevole tipo Mauser M98. |
Calibro |
8x57JS. |
Canna |
Lunghezza 600mm; 4 principi ad andamento destrorso. |
Sistema di percussione |
Centrale. |
Alimentazione |
Serbatoio a scatola dalla capacità di cinque cartucce. |
Peso dello scatto |
2.000 g. |
Estrattore |
Unghia posta sulla testa del gruppo otturatore . |
Espulsione |
A contrasto con un perno che viene a contatto con il fondello. |
Congegni di puntamento |
Alzo tipo a ritto a tangente con cursore tarato da 100 a 2000 metri. |
Congegni di sicurezza |
Del tipo a bandiera Mauser. |
Lunghezza totale |
1.100 mm. |
Peso |
4.000 g. |
Materiali |
Acciaio per i ferri, essenze varie calciatura. Finitura: parti in metallo brunite e otturatore in bianco |
Numero di Catalogo Nazionale |
2218 |
1 Il Mosqueton Modelo 1943 a tutti gli effetti è uno dei fucili tipo 98 più interessanti in circolazione e uno dei meno conosciuti. Da questa prima immagine notiamo che nella progettazione dell’arma gli spagnoli presero spunto non solo dai K98 tedeschi, arrivati in abbondanza come aiuti militari alle truppe Franchiste durante la Guerra Civile Spagnola, ma anche dai cechi VZ24, forma astina copricanna e calciatura.
2 Vista dal lato destro del castello ed otturatore con manubrio dritto del M1943. Altro aspetto peculiare è la vite di rinforzo della calciatura posta al di sotto in corrispondenza con la camera di cartuccia.
3 Il modello 1943 poteva presentare calciature in faggio e noce, come in questo caso, spesso molto ben rifiniti e lavorati. Nella foto è ben visibile lo scanso per agevolare la presa delle mani durante il maneggio e il tiro.
4 Il bocchino anteriore con attacco baionetta tipo 98 standard. In molti esemplari era inserita una prolunga per poter montare baionette di tipo più vecchie ( come le 1893 per i Mauser M1893 e M1916) oppure la M1941 “Bolo”.
5 L’alzo perfettamente lavorato e rifinito settato da 100 a 2000 metri per la cartuccia 8x57IS.
6 L’emblema dell’arsenale di La Coruna, anno di fabbricazione e il calibro dell’arma scritto a penna elettrica posti come tradizione sulla camera di cartuccia. Interessante notare che l’arma nelle foto è ancora in calibro 8x57 e non 7,62 Cetme adottato da poco tempo e con il quale molti 1943 vennero aggiornati.
7 Le finiture e la lavorazione dell’otturatore non hanno niente da invidiare rispetto a quelle di fabbriche o arsenali più blasonati e conosciuti. Perfino il manubrio del tipo dritto mantiene una indubbia eleganza estetica.
8 I Modelli 1943 per la fanteria o le forze di polizia paramilitari avevano il doppio sistema di aggancio della cinghia, come si evince dall’immagine, sia sulla fascetta mediana sia sulla pala del calcio.
9 Lato sinistro del castello con la matricola alfa numerica: le matricole erano precedute da un prefisso composto da una lettera dell’alfabeto e da quattro cifre, quindi gruppi di 10.000 armi dalla matricola 0001 a 9999, nel caso di seconda serie la lettera era preceduta dal numero 2, in poche parole era la seconda serie di 10.000 che presentava prefisso K.
10 Classica immagine per intero vista dal lato sinistro.
chiudi
Il Mosqueton Modelo 1943 a tutti gli effetti è uno dei fucili tipo 98 più interessanti in circolazione e uno dei meno conosciuti. Da questa prima immagine notiamo che nella progettazione dell’arma gli spagnoli presero spunto non solo dai K98 tedeschi, arrivati in abbondanza come aiuti militari alle truppe Franchiste durante la Guerra Civile Spagnola, ma anche dai cechi VZ24, forma astina copricanna e calciatura.
Vista dal lato destro del castello ed otturatore con manubrio dritto del M1943. Altro aspetto peculiare è la vite di rinforzo della calciatura posta al di sotto in corrispondenza con la camera di cartuccia.
chiudi
Il modello 1943 poteva presentare calciature in faggio e noce, come in questo caso, spesso molto ben rifiniti e lavorati. Nella foto è ben visibile lo scanso per agevolare la presa delle mani durante il maneggio e il tiro.
chiudi
Il bocchino anteriore con attacco baionetta tipo 98 standard. In molti esemplari era inserita una prolunga per poter montare baionette di tipo più vecchie ( come le 1893 per i Mauser M1893 e M1916) oppure la M1941 “Bolo”.
chiudi
L’alzo perfettamente lavorato e rifinito settato da 100 a 2000 metri per la cartuccia 8x57IS.
chiudi
L’emblema dell’arsenale di La Coruna, anno di fabbricazione e il calibro dell’arma scritto a penna elettrica posti come tradizione sulla camera di cartuccia. Interessante notare che l’arma nelle foto è ancora in calibro 8x57 e non 7,62 Cetme adottato da poco tempo e con il quale molti 1943 vennero aggiornati.
chiudi
Le finiture e la lavorazione dell’otturatore non hanno niente da invidiare rispetto a quelle di fabbriche o arsenali più blasonati e conosciuti. Perfino il manubrio del tipo dritto mantiene una indubbia eleganza estetica.
chiudi
I Modelli 1943 per la fanteria o le forze di polizia paramilitari avevano il doppio sistema di aggancio della cinghia, come si evince dall’immagine, sia sulla fascetta mediana sia sulla pala del calcio.
chiudi
Lato sinistro del castello con la matricola alfa numerica: le matricole erano precedute da un prefisso composto da una lettera dell’alfabeto e da quattro cifre, quindi gruppi di 10.000 armi dalla matricola 0001 a 9999, nel caso di seconda serie la lettera era preceduta dal numero 2, in poche parole era la seconda serie di 10.000 che presentava prefisso K.
chiudi
Classica immagine per intero vista dal lato sinistro.
chiudi