| Fabbrica | Arsenali di Tula e Ishewsk |
| Modello | SKS modello 1945 |
| Produzione totale | Dal 1945 al 1955 |
| Tipo | Carabina semiautomatica a recupero di gas. |
| Calibro | 7,62x39 |
| Canna | Lunga 52 cm, rigatura a quattro principi destrorsi. |
| Sistema di percussione | Diretto. |
| Alimentazione | Serbatoio estraibile da 10 colpi ricaricabile per mezzo di lastrine apposite. |
| Peso dello scatto | Circa 2.500 g |
| Estrattore | Unghia posta sulla testa del gruppo otturatore. |
| Espulsione | Automatica per mezzo di perno che viene a contatto con il fondello del bossolo. |
| Congegni di puntamento | Alzo a ritto con cursore tarato da 100 a 1000 metri. |
| Congegni di sicurezza | Per mezzo di leva posta nella sezione del ponticello paragrilletto. |
| Lunghezza totale | 1.020 mm con baionetta a riposo |
| Peso | 3.850 g |
| Materiali | Acciaio per la meccanica; essenze esotiche per i legni. |
| Numero di Catalogo Nazionale |
Descrizione foto, clicca sui numeri per la visualizzazione:
1 Il fucile SKS Modello45 è il primo tentativo di arma semiautomatica, di successo, con cartuccia
intermedia prodotto in Russia.
2 Parte della meccanica vista dal lato destro. Si nota perfettamente la finitura non brunita lucida ma
parkerizzata color pece tipico delle armi riarsenalizzate nell’ Ex Urss, ma soluzione non usata in tutti gli
arsenali.
3 L’otturatore aperto ci permette di vedere il foro della camera di cartuccia e l’elevatore del serbatoio
integrato. L’arma è completamente monomatricola con questa impressa in più parti di essa.
4 Il fucile della scheda è stato fabbricato a Tula nel 1953.
5 L’alzo a ritto con cursore settato da 100 a 1000 metri.
6 La matricola, con prefisso in lettere cirilliche, che per legge va riscritta in caratteri latini e i punzoni del
Banco di Prova di Gardone Val Trompia.
7 I Marchi e la matricola impressi sulla pala del calcio in origine sicuramente montata su un'altra arma
ma, causa riarsenalizzazione, riciclata e rimatricolata.
8 La base della tacca di mira e la leva di smontaggio del tubo del recupero del recupero dei gas.
9 Parte terminale della canna con l’attacco per la baionetta pieghevole a lama tipica delle armi contratto
Russo/URSS.
10 La fascetta superiore per la cinghia.
11 Il fucile SKS45 dell’articolo nel suo splendore.
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Il fucile SKS Modello45 è il primo tentativo di arma semiautomatica, di successo, con cartuccia intermedia prodotto in Russia.
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Parte della meccanica vista dal lato destro. Si nota perfettamente la finitura non brunita lucida
ma parkerizzata color pece tipico delle armi riarsenalizzate nell’ Ex Urss, ma soluzione non
usata in tutti gli arsenali.
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L’otturatore aperto ci permette di vedere il foro della camera di cartuccia e l’elevatore del serbatoio integrato. L’arma è completamente monomatricola con questa impressa in più parti di essa.
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Il fucile della scheda è stato fabbricato a Tula nel 1953.
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L’alzo a ritto con cursore settato da 100 a 1000 metri.
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La matricola, con prefisso in lettere cirilliche, che per legge va riscritta in caratteri latini e i punzoni del Banco di Prova di Gardone Val Trompia.
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I Marchi e la matricola impressi sulla pala del calcio in origine sicuramente montata su un'altra arma ma, causa riarsenalizzazione, riciclata e rimatricolata.
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La base della tacca di mira e la leva di smontaggio del tubo del recupero del recupero dei gas.
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Parte terminale della canna con l’attacco per la baionetta pieghevole a lama tipica delle armi contratto Russo/URSS.
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La fascetta superiore per la cinghia.
Il fucile SKS45 dell’articolo nel suo splendore.
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